mercoledì 9 maggio 2007

09/05/2007

Nel mare della meditazione le acque devono essere seguite.
Nessuna strumentazione è in grado di prevedere ciò che accadrà.
Onde in rivolta, acqua a perdita d'occhio.
La sua forza può dominare chiunque vi si immerga.
Nodi, matematica e carte non consentono di
sondarne le profondità. La sua tela è tessuta ovunque.
Giovani capitani sono salpati alla volta di nuove
terre, gli anziani non sono piu' tornati.
Possiamo soltanto galleggiare.
La distesa di blu è pura energia:
sotto il cielo stellato, il mare avanza e
indietreggia con lo stessa andatura.
Acqua uguale, sempre nuova che muove ogni
cosa attorno a sè. Un flusso mutevole e
ininterrotto ci tiene. Qualsiasi acqua siamo,
cascata, rivolo o lago.

8 commenti:

danDapit ha detto...

Ciao Gabry!
Ricambio la visita!!

Le parole di questo post evocano il canto della spiritualità, assomigliano all'immagine che hai scelto, e ricordano le musiche per aprire i chakra...
Mi sento onda nel leggerle!

"Un flusso mutevole e ininterrotto ci tiene"...
Verità!
Vera verità disconosciuta...!
Tu sai nulla del canto di
"Nam myo ho renge kyo" ?
A presto!!
Ciao!

Gabry ha detto...

Ciao,
grazie a te! Ho solo un'infarinatura ma solo perchè ho letto qualcosa su Nichiren Daishonin. Mi piacerebbe approfondire per conoscenza.
Ti aspetto! Ciao! G.

Morgan ha detto...

http://www.repubblica.it/2007/02/sezioni/scienza_e_tecnologia/cervello2/meditazione/meditazione.html

Leggi questo articolo interessante.

Anonimo ha detto...

Ricambio la visita, sei molto mistica e ammetto che anche per me le grandi distese di acqua, oppure l'acqua in movimento ha un fascino indefinito.
Sarà che inconsciamente sappiamo che tutto dipende e nasce da lei????
Chissà, ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Gabry, comincio da qui la visita al tuo bel blog.... da qui perché quella frase, nel mare della meditazione... mi ha catturato.
Evoca rilassamento, un abbandono alla percezione, al pensiero emotivo. Questo genera un'estensione di quelle sensazioni cinestetiche piacevoli, dolci, che sono poi quelle che ci sanno cullare portandoci in armonia con il mondo.

Gabry ha detto...

Morgan - Grazie per il link, interessante argomento. Io ho toccato il mondo Vipassana, con uno dei corsi del 1999. Ho un ricordo positivo e di quell'esperienza ho fatto tesoro. Ma non tutto è esattamente come lo vediamo. Bisognerebbe approfondire con calma l'argomento che non è di immediata assimilazione.
Nonostante a volte ci penso, in questo momento di "distrazione" mi hai riportato ai tramontio e le albe viste durante il periodo del corso sulle colline di Obolo di Gropparello. Colline del piacentino. Che meraviglia.
Grazie!

Polix - Credo tu abbia colto nel segno. I colori dell'acqua, i riflessi, la luminosità dell'acqua, hanno indiscutibilmente fascino. L'acqua è genitrice. In ogni direzione. Ciao

angelo - contenta che il blog ti piaccia.
Il post evoca mondi ancora a molti troppo lontani (ma in realta sono più vicini di quanto si pensi). Basterebbe aprire gli occhi e la mente. Ma non è da tutti. C'è ancora scetticismo sulla conoscenza, sul voler approfondire certi argomenti.
E' il limite che pone un ego che non è capace di mettersi in gioco. Non tutti hanno voglia di "abbandonarsi alla percezione, al pensiero emotivo" perchè ne hanno paura. O almeno credo.
Grazie, a presto!

Pier ha detto...

Un pensiero molto bello e profondo, come il mare direi...
Io però terrei conto anche della forza dei venti e di come ammaestrarli, quindi penso che in mezzo alle distese d'acqua possiamo non solo galleggiare ma anche navigare...

Gabry ha detto...

Ciao Pier. in parte è vero quel che dici, bisogna tenerne conto certo, ma dipende quanta voglia abbiamo di imparare anche a navigare con il vento contrario..