lunedì 13 ottobre 2008

domenica 30 dicembre 2007

Come hai potuto



Quando ero una cucciola, ti ho divertito con le mie buffonate e ti ho fatto ridere. Mi chiamavi la tua bambina e nonostante un certo numero di scarpe rosicchiate ed un paio di guanciali squartati e sparpagliati ovunque, sono diventata la tua migliore amica.Ogni qualvolta facevo la " discola " mi agitavi il dito davanti al naso e mi chiedevi " Come hai potuto?", ma poi cedevi e mi rotolavi sulla pancia per una grattatina. La mia educazione casalinga fu un po' più lunga di quel che pensavi, perché eri molto indaffarato, ma ci abbiamo lavorato insieme. Ricordo le notti in cui mi rannicchiavo vicino a te nel letto ed ascoltavo le tue confidenze ed i tuoi sogni segreti e credevo che la vita non sarebbe potuta essere più perfetta. Andavamo a fare lunghe camminate e corse nel parco, giri in macchina, fermate per il gelato (per me solo il cono perchè "il gelato fa male ai cani", dicevi), ed io mi facevo lunghi pisolini al sole, aspettando che tornassi a casa alla fine della giornata. Impercettibilmente, hai iniziato a trascorrere più tempo al lavoro, a pensare alla tua carriera ed a dedicare più tempo alla ricerca di una compagna umana. Ti ho aspettato con pazienza, consolandoti comunque nei dolori e nelle delusioni, non ti ho mai rimproverato per le decisioni sbagliate e ho salutato con gioia ogni tuo ritorno a casa, anche quando ti sei innamorato. Lei, che ora è tua moglie, non è "persona da cani", ma le ho dato comunque il benvenuto nella nostra famiglia, provando a dimostrarle affetto e obbedendole... Ero felice, perchè tu eri felice. Quando sono arrivati i bambini, ho condiviso la vostra agitazione. Sono stata affascinata dal loro aspetto roseo, dal loro odore e avrei voluto far loro da madre. Solo voi due potevate temere che potessi far loro del male, ma ho passato la maggior parte del tempo in un'altra stanza, o in gabbia. Oh, come avrei voluto amarli, ma sono divenuta una "prigioniera dell'amore". Quando hanno iniziato a crescere, sono diventata la loro amica. Si aggrappavano al mio pelo e si trascinavano sulle loro tremolanti gambette, mi cacciavano le dita negli occhi, esploravano le mie orecchie e mi baciavano sul naso. Di loro, adoravo tutto e le loro carezze - perchè le tue carezze erano ormai diventate così rare - ed io li avrei difesi fino alla morte, se fosse stato necessario. Avrei voluto sgusciare dentro i loro letti ed ascoltare le loro ansie ed i loro sogni segreti, ed insieme avremmo aspettato di sentire arrivare il rumore della tua auto. C'era un tempo in cui, quando qualcuno ti chiedeva se avessi un cane, tu tiravi fuori la mia foto dal portafoglio e iniziavi a raccontare di me. In questi ultimi anni, hai risposto solo "si" e hai cambiato discorso. Sono passata dall'essere il "tuo cane" a "solo un cane", e tu a lamentarti per ogni spesa affrontata per me. Ora, hai l'opportunità di fare una nuova carriera in un'altra città, e tu e loro vi trasferirete in un appartamento dove gli animali non sono ammessi. Tu hai preso la giusta decisione per la tua" famiglia", ma c'era un tempo in cui ero io la tua sola famiglia. Ero eccitata all'idea del viaggio in auto, fino a quando siamo arrivati al rifugio per animali. Odorava di cani e di gatti, di paura, di disperazione. Hai compilato le carte e hai detto "So che troverete una buona casa per lei". Loro hanno fatto spallucce e ti hanno guardato con sguardo afflitto. Conoscono la realtà che riguarda un cane di mezza età, sia pure con le "carte". Hai dovuto staccare le dita di tuo figlio dal mio collare mentre lui gridava "No, babbo! Per favore, non lasciare che prendano il mio cane!" Ed ero preoccupata per lui e di che lezione le stavi giusto impartendo su amicizia e lealtà, su amore e responsabilità, e sul rispetto per ogni vita. Mi hai dato una pacca di addio sulla testa, evitando i miei occhi, e ti sei cortesemente rifiutato di portare con te il mio collare ed il mio guinzaglio. Avevi una scadenza da rispettare, ed ora anch'io ne ho una che mi attende. Dopo la tua partenza, le due gentili signore dissero che certamente tu lo sapevi da mesi di questo trasloco e ciò nonostante non hai fatto alcun tentativo di trovarmi una buona casa. Scossero la testa e mi chiesero "Come hai potuto?". Qui al canile, con noi sono premurosi, tanto quanto lo permettono i loro impegni. Naturalmente, ci danno da mangiare, ma io già da giorni ho perso l'appetito. All'inizio, ogniqualvolta qualcuno passava davanti al mio recinto, correvo al cancello, sperando che fossi tu, - che avessi cambiato idea - che questo fosse tutto un brutto sogno...o almeno speravo che fosse qualcuno che si interessasse a me, qualcuno che avrebbe potuto salvarmi. Quando capii che non avrei potuto competere con lo zampettare di un cucciolo allegro, inconscio del suo destino, mi ritirai nell'angolo più lontano ed aspettai. Sentii i suoi passi che venivano per me alla fine della giornata, e la seguii silenziosamente lungo il corridoio, fino ad una stanza isolata. Una stanza magnificamente tranquilla. Lei mi piazzò sul tavolo e mi strofinò le orecchie e mi disse di non preoccuparmi. Il mio cuore martellava nell'attesa di ciò che stava per succedere, ma c'era anche un senso di sollievo. La prigioniera dell'amore ha esaurito i suoi giorni. Come è mia natura, era più preoccupata per lei. Il fardello che sopporta la opprime profondamente, e lo so, così come conoscevo ogni tuo umore. Gentilmente mi ha messo un laccio emostatico su una delle mie zampe anteriori, mentre una lacrima le scendeva lungo una guancia. Le leccai la mano così come facevo con te per consolarti tanti anni fa. Senza farmi male mi infilò l'ago ipodermico in vena. Come sentii la puntura ed il freddo liquido scorrere nel mio corpo, mi lascia andare sonnolenta, la guardai nei suoi occhi buoni e mormorai "Come hai potuto". Forse perchè non capì bene il mio linguaggio canino, mi rispose "Sono così dispiaciuta". Mi abbracciò ed in fretta mi spiegò che era il suo lavoro essere sicura che io andassi in un posto migliore, dove non sarei stata ignorata, o maltrattata o abbandonata, o dove non avrei dovuto arrangiarmi da sola - un posto di amore e di luce, così diverso da questo luogo terreno. E con le mie ultime energie, cercai di spiegarle con un colpo di coda che il mio "Come hai potuto?" non era rivolto a lei. Era per te, Mio Amato Padrone, era a te che stavo pensando...Penserò sempre a te e ti aspetterò per sempre. Che tutti , nella tua vita, possano continuare a mostrarti così tanta lealtà.
By Jim Willis 2001 traduzione di Patrizia Fiorenzato

Una nota dell'autore Se "How Could You?" ti ha fatto piangere mentre lo leggevi, così come ho pianto io mentre lo scrivevo, è perchè è la storia composita di milioni di "animali da compagnia", che in passato avevano un padrone e che ogni anno muoiono nei rifugi per animali in America e Canada (come anche in Italia!n.d.t.). Chiunque voglia distribuire questo saggio per scopi non commerciali è ben accetto, purchè sia correttamente riportata la nota sul copyright. Per favore, utilizzate questo saggio per aiutare l'educazione, nel vostro sito, nelle newsletter, nei rifugi per animali, negli ambulatori veterinari e nei bollettini. Dite alla gente che la decisione di aggiungere un animale alla famiglia, è una decisione importante per la vita, quegli animali meritano il nostro amore e cure sensibili, che trovare una nuova casa idonea per il vostro animale è una vostra responsabilità e qualunque associazione umanitaria locale o lega per la difesa animale può offrirvi buoni consigli, e che ogni vita è preziosa. Per favore, fate la vostra parte per fermare le uccisioni e favorite tutte le campagne per la sterilizzazione per prevenire animali indesiderati.

venerdì 7 settembre 2007

Ancora una settimana




Ciao
sarò via ancora una settimana... :-))
Un abbraccio
Buon week e a presto.

giovedì 6 settembre 2007

Bentrovati

Ciao a tutti,
prima di tutto vorrei ringraziarvi per le email che mi avete inviato intasando letteralmente il server e ne ho avuto da leggere per due ore inaspettatamente. Grazie anche per i bei commenti trovati sul blog, non pensavo di aver fatto breccia e di mancare! Ehh son soddisfazioni ;-) !
Adesso però veniamo a noi. Preciso che dopo la vacanza il tempo per postare è pochino visti gli arretrati e alcuni cambiamenti riorgnizzativi aziendali, quindi mi riservo di farlo prima possibile. Nel frattempo passerò da ognuno di voi a vedere cosa avete combinato in mia assenza! Ho già sbirciato qualcuno e vedo che non è stato perso il luccichio che avevo lasciato prima delle vacanze, bene così.
Adesso torno al lavoro e spero di riuscire nella pausa a visitare quelli che ancora non ho salutato.
A presto

mercoledì 25 luglio 2007

Pausa

Ciao a tutti,
in questo periodo pre-ferie, la possibilità di scrivere, postare, visitare e commentare i blog amici, beh è davvero poca o nulla. Rinvio tutte queste attività a data da definire, ma comunque a ritorno dalle vacanze. Al momento non mi rimane che ringraziare tutti per le presenze per i miei post e auguro a tutti buone vacanze, Ci vediamo al rientro!
Gabry

mercoledì 18 luglio 2007

Passione o Ossessione?

Questo è un argomento "delicato" per me e molte altre donne di mia conoscenza. LE SCARPE!
Si, perchè io ho una vera passione per le scarpe (qualcuno in casa mia la chiama ossessione, ma a me sembra esagerato).
E' anche vero però che se si esce per negozi, è difficile non fare tappa almeno in un paio di negozi di scarpe. E sopratutto, difficilmente se ne esce senza averne comprate! Come detto in un commento su un post di Zefirina, ho avuto per anni il complesso dei piedi brutti (e lo sono secondo me), ma da un paio d'anni ho iniziato a
mettere nuovamente i sandali perchè non vorrei mai rinunciare alla bellezza di un sandalo che trovo femminile quanto mai. E poi sono cosi pratici con il caldo, il piede respira molto meglio che in una scarpa chiusa, ma sopratutto li trovo molto sexy. Devo dire che io non seguo la moda in fatto di scarpe, compro semplicemente
quello che mi piace e a volte mi è capitato di comprare delle scarpe un po' diverse dal solito che poi al massimo ho messo una volta. Non nascondo che a volte mi capita in alcuni negozi, di trovare scarpe bellissime che però io personalmente non metterei mai eppure ho il desiderio irrefrenabile di averle. Questa primavera ho fatto una cernita ed ho eliminato 15 paia di scarpe, per far posto alle nuove. Quelle che ho dato via erano sicuramente scarpe che non mettevo
più, però ho fatto lo stesso una gran fatica a separarmene. Dopo la cernita mi sono accorta di avere 15 spazi vuoti su 50. E allora, ho ricominciato (finalmente a comprarne un po alla volta, adesso dovrei essere a quota 42 se non erro, ma non bastano mai. So che alcuni criticheranno questa mia piccola mania, ma io la vedo un po come quelle piccole collezioni che fanno tutti, orologi, cravatte etc... insomma ognuno ha le sue!
Poi c'è anche una discreta passione per le borse, ma per questo mi riservo di parlarne in eventuale futuro post! Buone scarpe a tutti! ;-)

martedì 17 luglio 2007

RiLetture

Sei dolce, dolce come il miele.
Riesci a farmi lasciar cadere gli scudi che la vita e le esperienze passate mi hanno dato. Dammi il meglio di te, tu hai il meglio di me.
Sei bella, continuo a guardarti e sentirmi orgoglioso di camminare al tuo fianco.
Sei sincera, piena di tempismo. Voglio sapere tutto di te, vorrei che tu mi dicessi subito se ho fatto qualcosa di male in modo da darmi la possibilità di capire al momento giusto,non presentarmi il conto quando ormai il tempo è andato e non sono più in grado di riparare o di capire se ho sbagliato e in che modo. Sei come io ti voglio , semplice; so di potermi alzare in piena notte per fare qualcosa di banale e vedere che ti siedi vicino a me e lo condividiamo.
Sei ingorda di me e dei miei baci, ma non solo.. sei anche curiosa e intraprendente sotto le lenzuola. Voglio vederti star bene e poter esplorare tutto con te. Solo per noi. Sei generosa nei sentimenti e nei gesti. Quando parliamo seriamente mi fai sentire che sto con una persona ottimista, che non ghettizza il diverso o il problematico.. Ti voglio, ti voglio per me amica e compagna. Voglio poterti spiegare le volte che sbaglio e voglio che tu comprenda che ad ogni tuo perdono avrai di fronte una persona migliore. Ti voglio, autonoma e schiava. Voglio che tu continui a coltivare i tuoi interessi e le cose che ami, senza soffocarti o giudicare, ma voglio che tu ti senta schiava dei miei sguardi e delle mie carezze che ti darò. Se mi darai modo di amarti, io sarò come sono: pulito, limpido, sincero.Sei intelligente e curiosa nei confronti della vita e delle cose, proprio come
me. Voglio parlare con te di tante cose, stupide o importanti. Vorrei invecchiare con te, e trovarmi un giorno a guardarti negli occhi stanchi e ritrovare tutto questo, e abbracciarti e sorridere insieme perchè abbiamo cresciuto bene dei figli e perchè no, a modo nostro, conquistato il mondo. Ti voglio, Dio quanto ti voglio! Sei adorabile Amore